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14 avril 2005

La nostra piccola follia

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Introduzione

Vivendo nel paese della pizza (ricordatevi che sono francese), il nostro consummo di focaccie, calzoni e pizze è molto elevato. Abbiamo provato molte pizzerie, sopratutto napoletane. E la maggior parte ci hanno dato soddisfazione. Ma credetemi, niente vale una pizza fatta in casa!!
A casa, si può scegliere lo spessore di pasta che vi piace di più, potete mangiarla con un buon vino senza che nessuno vi prendi per pazzo! (e si, in Francia, la pizza si mangia con il vino. Preferibilmente rosso. Quando ho scoperto che qua la pizza si beveva con la birra, sono rimasta senza voce. La birra? con la pizza? Mi direte che avete per forza ragione voi visto che siete voi ad avere inventato la pizza. Ma non ci posso fare niente, la pizza, me la voglio godere con un bel bicchiere di vino rosso. Anche in pizzeria, non mi risolvo ad ordinare una birra. Non potete sapere quanti sguardi strani ho dovuto sopportare quando ordinavo la mia bottiglia di vino!!)

Cmq, stavo dicendo che cuciniamo spesso la pizza in casa. Diciamo una volta a settimana! Il nostro forno è un antichità, che non supera i 220 gradi secondo il termostato, e i 180/200 gradi secondo me! E' incapace di mantenere una temperatura omogenea e ogni cottura è una catastrofa. Per cuocere una pizza, ci impiega più o meno mezz'ora. Quando si sa che idealmente una pizza dovrebbe cuocere in 1 o 2 minuti...

E quindi, abbiamo ceduto... abbiamo fatto una piccola follia: Un forno speciale pizza, le cui caratteristiche sono:

  • 2 resistenze (sopra/sotto)
  • Pietra refrattaria
  • Puo raggiungere i 450 gradi
  • Potenza di 1200W
  • Permette di fare delle pizze di circa 31cm

Con tutto questo, se non riusciamo a fare delle pizza stupende, sarà che davvero non siamo bravi per niente!

Prima di scegliere questo forno, abbiamo cercato molte informazioni su Internet. In Francia, sembra che questo tipo di forno non sia molto diffuso. In Italia, invece, ci sono diversi modelli, ma non poi cosi tanti come me lo aspettavo. Esistono 3 grandi tipi di forni per la pizza:

I "pseudo-forni" composti da una teglia (non si tratta di una pietra refrattaria) che si mette direttamente sul fornello a gas.
Si ricopre poi questa teglia con un copercchio che contiene una resistenza. Non so quanti gradi raggiunge questo forno.
Si tratta di una soluzione molto apprezzata dagli "esperti di pizza", ma difficile da trovare (pocchi prodotti):

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I "Forni classici": Assomigliano ad un forno normale, sono un pò più piccoli e raggiungono i 300 gradi.
Secondo quello che abbiamo letto su Internet, questa soluzione non vale la pena se avete già un forno di qualità.
Non sembra un vero prodotto specifico per la pizza ma un "forno molto buono":

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I forni con pietra refrattaria: il nostro! Questa soluzione è consigliata da tutti: facilità di uso, temperature davvero elevate, pizza straordinarie:

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Dettagli del forno

Vi presento dunque il nostro nuovo acquisto. L'abbiamo provato per la prima volta mercoledi scorso:

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Interno                      Resistenza               Pietra refrattaria

Avete visto quant'è bella questa pietra refrattaria? Tutta bella, tutta pulita! Beh non è durato molto. Dopo solo 3 pizze, siamo riusciti a sporcarla in un modo inimaginabile!

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Dopo 3 pizze...

E si, ma non è cosi semplice come ci si può credere! Bisogna riuscire a disporre la pizza al centro (noi, abbiamo esagerato, abbiamo voluto fare le pizze della misura esatta del forno. Meglio farle piu piccole, cosi si limitano i rischi), il piu minimo bucco diventa una catastrofa, il condimento tocca la pietra e bruscia istantanamente...

Non ho scattato foto delle pizze perchè le abbiamo devorate. Sono le migliore pizze (fatte in casa) che ho mai mangiato! Cotte in 5 minuti, non una di più. Appena la pizza entrava in contatto con la pietra, delle bolle cominciavano a formarsi insuperficia e dovevamo sbrigarci di condire la pizza. I bordi si sono formati da soli, e cosi, la pasta era molto sottile al centro, e ben gonfiata sui bordi. Buonissime queste pizze!!!!!

Ovviamente, abbiamo fatto abbastanza monellerie, il che spiega l'aspetto della pietra dopo uso, ma basta un pò di organizzazione e diventeremo dei veri professionisti.

Conclusione

Le cose a cui essere attenti la prossima volta sono:

  • Fare delle pizze piu piccole
  • Condirle "alla napoletana", cioè solo al centro. Questo per permettere ai bordi di formarsi da soli, e per evitare che cadi il condimento.
  • Aspettare che la pietra abbia raggiunto la giusta temperatura prima di metterci la pizza. Altrimenti, la pizza si attacherà alla pietra e sarà di sicuro un disastro (una parte del nero sulla pietra è proprio dovuto a questo errore).

Molto presto, vi mostrerò le foto delle pizze... Cosi vi mettrà l'acquolino in bocca anche a voi:-))

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